Si era svegliata all’alba con
quell’assurda idea in testa. Una follia completa, che aveva subito bollata come
tale, stupendosi di averla pensata. Ma invece di svanire nelle pieghe della
coscienza, l’abnorme pensiero gli tornava in mente mentre si lavava e faceva
colazione. Per strada, era ricomparso ammiccando fra i titoli delle civette, o
nei brandelli di conversazioni che volteggiavano nell’affollato marciapiedi.
Anche dopo, mentre andava al lavoro, continuava suo malgrado a coglierne allusioni
velate nella segnaletica della metro, fra gli ammiccamenti dei cartelloni
pubblicitari, persino nel ritmo ovattato che filtrava dagli auricolari degli
altri passeggeri.
Il Coniglio Mannaro è quella parte di ognuno di noi che si è persa in un posto magico e guarda da lontano il nostro mondo e la sua luna. Continua a raccontare storie fantastiche e frammenti di sogni, a volte fingendo di voler tornare indietro.
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